Mission

L’Associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale. Essa intende operare nel settore sociale, svolgendo le seguenti attività primarie:

  • Beneficenza
  • Assistenza sociale e sociosanitaria
  • Sostegno alla ricerca sul tumore pediatrico osteosarcoma

Queste attività saranno svolte a favore dei bambini e ragazzi affetti da tumore o altri gravi patologie e alle loro famiglie, portando loro doni (ad esempio giocattoli, tablet, consolle, ecc), fornendo articoli sanitari ai bambini e ragazzi malati anche attraverso le loro famiglie o le strutture sanitarie, organizzando gite, visite e giornate di svago sia per i piccoli malati che per i loro genitori. Il tutto sarà attuato sempre e soltanto previo accordo con il personale medico e sanitario delle strutture interessate. Inoltre l’associazione darà anche il proprio supporto occupandosi di prima assistenza familiare, ad esempio dando un primo aiuto ai genitori dei bambini malati, costretti a lasciare la propria abitazione ed affrontare viaggi e soggiorni più o meno lunghi e ricorrenti, trovando per questi  genitori soluzioni presso strutture idonee ad accoglierli

Le finalità dell’associazione

Cerchiamo in poche righe di spiegare le finalità dell’associazione onlus “Insieme per Fily”:
  • lo scopo principale è la volontà di aiutare bambini e ragazzi affetti da tumori o altre gravi patologie: la volontà dei familiari è quella di continuare quanto intrapreso, spontaneamente, da Filippo durante i suoi periodi di ricovero in ospedale, infatti lui aveva per tutti un sorriso ed una parola di conforto, condivideva con gli altri bambini patatine, cioccolatini, caramelle … portando un sorriso a chi, in quei momenti, non ha molta voglia di sorridere;
  • cercare di dare un sorriso, un attimo di sollievo, una distrazione ai bambini malati, specialmente nei reparti di oncologia, è qualcosa di unico, che non può essere paragonato a null’altro; noi genitori di Filippo abbiamo vissuto questa sofferenza e sappiamo che nelle lunghe ore trascorse lì il pensiero è sempre e solo uno: la malattia; i genitori assistono i loro bambini pensando alle parole dette loro dai medici, cercando di interpretare ogni espressione del personale sanitario … i piccoli pazienti trascorrono le ore guardando le flebo ed il carrellino della chemioterapia, magari pensando ai loro amici con cui fino a poco tempo prima giocavano spensierati …
  • Ci siamo accorti in questi lunghissimi mesi che per cambiare la giornata di un piccolo paziente basta poco: un piccolo regalo, una sorpresa, un semplice gesto inaspettato basta a portare il sorriso sul volto di quei bambini sofferenti e per vederli di nuovo felici …
  • Vogliamo però cercare di aiutare anche chi deve stare vicino ai bambini e che soffre senza far loro capire nulla dell’angoscia che li attanaglia: i genitori. Per chi, per affrontare queste lunghe cure è costretto a venire a Milano da ogni parte d’Italia la situazione è veramente difficile, infatti non tutti hanno familiari o amici che possono accoglierli nei periodi di ricovero dei bambini (l’ospedale può ospitare un solo genitore per ogni paziente pediatrico); trovare una stanza ove l’altro genitore possa riposare qualche ora e rifocillarsi ha costi che non tutte le famiglie possono affrontare, e noi vogliamo aiutare queste famiglie: se i genitori possono affrontare le cure dei figli con meno preoccupazioni, potranno trasmettere loro maggiore serenità ed uno spirito positivo che possa aiutare i piccoli pazienti ad affrontare con spirito diverso le difficoltà e le sofferenze della malattia.
Noi genitori di Filippo abbiamo trascorso presso il “Centro Tumori” di Milano 14 mesi: un periodo lunghissimo, che ci ha permesso di toccare con mano la sofferenza, di capire le necessità che hanno in quei momenti sia i bambini che i loro genitori, e vogliamo che la nostra esperienza sia concretamente a disposizione di chi ne avrà bisogno in futuro: aiutare con il cuore di genitori coloro che soffrono sarà il modo migliore per tener vivo il ricordo ed il sorriso di Filippo, un ragazzo solare ed allegro strappato alla vita a soli 15 anni, dopo una lunga sofferenza, da un “Osteosarcoma” .